Pisciotta, il borgo che ancora oggi conserva la sua struttura medioevale è entrata a far parte, con il Centro Storico e la Chiesa Madre, del prestigioso elenco “I Luoghi del Cuore FAI”.
Dall’alto il Palazzo marchesale Pappacoda domina il centro storico, mentre tutto intorno sono disseminate le piccole case in pietra tra vicoli stretti e tortuosi. Da segnalare è la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e le cappelle gentilizie di San Michele e della Madonna della Mercede, che vanno ad impreziosire la spettacolare passeggiata nel centro storico di Pisciotta.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ospita al suo interno tele preziose e reliquie insigni.
Per chi ama le passeggiate nella natura c’è il Sentiero di Castelluccio, una passeggiata suggestiva che attraversa vigneti, uliveti e orti e che arriva fino ad un antico punto di avvistamento a difesa del territorio dove sono ancora visibili i ruderi di una torre.
Molto frequentata durante la stagione estiva, per il suo litorale sabbioso, è la frazione costiera di Caprioli. Secondo un’antica leggenda, a pochi metri dall’abitato, si troverebbe la tomba di Palinuro, il celebre nocchiero di Enea cui la Sibilla Cumana aveva predetto la sepoltura ad opera dei Lucani.
Durante l’estate da Pisciotta si possono compiere diverse attività, dalle passeggiate nel centro storico con i volontari della Nuova Pro Loco Pisciotta oppure spettacolari gite in barca, visitando le numerose grotte che costellano la costa, fino ad arrivare a Capo Palinuro, con la Grotta Azzurra e lo stupendo Arco naturale di Palinuro, vero monumento della natura.
Un’altra delle grandi attrattive del piccolo abitato di Pisciotta è costituita dalla millenaria tradizione dell’olio extravergine d’oliva, la cui coltivazione risale addirittura alla colonizzazione greca. Da non dimenticare la grande tipicità di questo luogo: le alici di menaica.
Pisciotta un vero luogo del cuore da visitare e amare!
Pisciotta è caratterizzata dai suoi palazzi storici, i più antichi risalenti al medioevo.
Il Palazzo Marchesale di proprietà della famiglia Pappacoda è il protagonista principale. Si staglia con tutta la sua imponenza sull’intero borgo. La prima costruzione risalente all’anno mille circa, ha subito vari cambiamenti e oggi gran parte è adibita a civile abitazione ed è anche sede della biblioteca comunale. Andando più avanti nella nostra passeggiata incontriamo Palazzo Mandina, sede del Municipio.
Seguendo i vicoli principali si arriva alla piazzetta Michelangelo Pagano, dove la facciata di Palazzo Francia ne contorna la bellezza. Palazzo ad oggi composto da appartamenti di privati, ma che conserva la sua bellezza nella facciata e nell’ingresso. Proseguendo più in basso nel borgo troviamo Palazzo Ciaccio, che con il suo loggiato chiuso da una serie di archi a tutto sesto, regala un’altra indimenticabile finestra sul passato.
A sette chilometri da Pisciotta nella frazione di Rodio troviamo il Palazzo Baronale appartenente alla famiglia Landulfo. Questo è il centro portante dell’antico borgo medievale, tuttavia non si hanno notizie certe circa la sua storia. La struttura ingloba una torre medioevale con le caratteristiche mensole.
Camminando per i sui vicoli il consiglio è di stare con il naso all’insù per cercare quelle piccole cose che ne caratterizzano i vicoli.
Ad esempio i resti di una meridiana nei pressi del Palazzo Marchesale, o la vecchia insegna della Farmacia Pinto. Ancora più interessanti sono da osservare i resti del Convento francescano situato in fondo via Pendino, sulla strada per andare al borgo marinaro. Del convento ormai rimangono poche tracce ma, parte delle mura e del campanile, sono ancora riconoscibili. Altra caratteristica del borgo sono i sui archi, è facile se si dà un’occhiata verso l’alto, incappare in qualche loggiato, dei tanti palazzi storici presenti, con i suoi archi in bella mostra.
La Chiesa Madre dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo, le cui origini si perdono nella tradizione orale, presenta diversi stili artistici, dovute a continui rimaneggiamenti. Il grosso della costruzione risale al 1647 circa. All’interno troviamo tracce di barocco e alcuni affreschi sono riconducibili alla scuola Napoletana.
La Chiesa del Carmine fu costruita intorno al 1600 e si inerpica per le scale in pietra di via Tuvolo, affacciandosi sulla piazza principale centro del paese. Piccola curiosità su questa Chiesa è l’orologio elettrico installato nel ’68 da una ditta di Potenza.
La Chiesa dell’Assunta, comunemente chiamata “della Stella” dai Pisciottani, é una chiesa a loro molto cara. Fu edificata nel 1600 circa, e gli affreschi all’interno sono di un pittore locale, risalenti al 1950, anche in questa si nota per alcuni particolari lo stile barocco. All’esterno notiamo la particolarità della presenza di due campane, una risalente al XVIII secolo, l’altra più recente di fine ‘800.
Il Santuario di Sant’Agnello Abate sito in Rodio, vanta uno stile barocco molto spiccato. Particolarità visibile da subito con il campanile con la caratteristica cupola “a bulbo di cipolla”. Varcando il portale ottocentesco si rimane colpiti dalla particolarità dei colori policromi, causa delle numerose trasformazioni ma che oggi ne caratterizzano le pareti.
Nel Borgo di Pisciotta troviamo le Cappelle di San Michele Arcangelo e della Madonna della Mercede. La prima eretta per voto da un appartenente alla famiglia Pinto, si trova in un vicoletto di via Roma. Ha un altare in marmo e una statua del Santo di una splendida fattura. Quella della Mercede, sita in via Pendino, era di proprietà del vescovo Lancellotti. Questa si presenta con uno spiccato stile barocco come per le altre chiese.
Un antica mappa mostra la presenza di numerose cappelle dislocate su tutto il territorio di Rodio. Oggi sono rimaste intatte solo la Cappella di S. Antonio, e la Cappella della Madonna del Carmine.
Un’ultima ma non per importanza era la Cappella situata alla frazione Caprioli di proprietà della famiglia Sacchi. Tutt’ora cappella privata.
Nel 1560 circa, Pisciotta fa fronte alla necessità di costruire delle torri costiere, quale strumento di difesa. La prima costruzione avvenne in località Fiumicello, posta a confine con l’attuale Comune di Ascea. La torre generalmente era di base quadrata e presentava feritoie che venivano inserite nel coronamento liscio, senza sporgenza o altri corpi di fabbrica che potessero favorire le aggressioni esterne. Attualmente alcune di queste torri sono di privati, come nel caso della torre del Passariello di Marina di Pisciotta, altre, ad esempio quella all’Acquabianca, sono raggiungibili tramite sentieri sterrati o si possono osservare dal mare.